Oltre il “CAVADENTI ‘ il dentista ed il ruolo della respirazione orale

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“Il #ReflussoGastroesofageo: Capire le Cause e i Sintomi
Quando un paziente si presenta con un “bruciore” che si estende dallo stomaco fino alla bocca, popolarmente noto come pirosi, siamo di fronte a uno dei sintomi più comuni del reflusso gastroesofageo. Questo bruciore può, nel tempo, evolvere in un’esofagite, ovvero un’infiammazione dell’esofago.
Il Legame tra #Respirazione Orale e Reflusso
Un fattore spesso sottovalutato che può contribuire al reflusso è la respirazione orale. Quando si respira con la bocca, l’aria che entra secca non solo le labbra e la bocca, ma anche l’orofaringe. Quest’ultima è una regione densamente innervata, in particolare dal nervo vago, il quale svolge un ruolo cruciale nella peristalsi esofagea – le contrazioni che spingono il cibo verso lo stomaco dopo la deglutizione.
La respirazione orale può indurre un aumento della deglutizione di aria e saliva. Il cervello, interpretando questo incremento della peristalsi esofagea, può erroneamente “pensare” che la persona stia mangiando. Di conseguenza, invia segnali allo stomaco per produrre acidi digestivi.
Questi acidi, trovando prevalentemente saliva anziché cibo da digerire, reagiscono formando vapore acido e gas nello stomaco. Questo accumulo porta a un’iperdistensione dello stomaco. La pressione risultante, aggravata dal fatto che il diaframma di un respiratore orale tende ad essere meno tonico, facilita l’apertura dello sfintere esofageo inferiore. È a questo punto che i gas (e spesso anche i contenuti acidi dello stomaco) risalgono nell’esofago, provocando il reflusso.”
Wilson Aragão
Naturalmente un ottimo consiglio che possa dare è di fare una visita dal dentista già all’ età di tre anni.
Sono decenni che sostengo che il legno si modella facilmente mentre è verde e ciò non è una scoperta, ma è una pura constatazione. Ancora oggi tanti addetti ai lavori sostengono e consigliano che la visita ortodontica dal dentista venga effettuata con la permuta dentale definitiva e quindi all’età di 12 anni, ma ho sempre ritenuto ciò un errore madornale e le stesse linee guide ministeriali sostengono che la prima visita dal dentista venga fatta all’età di 3 anni.
Se hai una malattia il medico ti dice aspettiamo che evolve e poi la curiamo o comincia subito la terapia? Lo stesso vale per i bimbi in cui non curiamo solo i denti, ma ristabilendo le normali funzioni neurovegetative interveniamo sulla loquela, respirazione, postura facendo sì che si abbia una crescita più normale possibile..
Masticazione, respirazione e deglutizione sono i tre pilastri fondamentali per il sano sviluppo del tuo bambino. Con l’equilibratore nasale, favoriamo una respirazione più efficiente, contribuendo così a migliorare il suo benessere generale e la qualità della vita.
Dr Saverio Leone

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